Presente anche quest’anno! Alcuni mi hanno rimproverato: l’anno scorso hai detto che non l’avresti più fatta!
É vero, alla fine della motocavalcata lo penso ogni volta. É massacrante, sei ore mezza di percorso ti bruciano tutte le energie. Partito poco prima delle 9 sono arrivato alle 15.30. Certo, con due ristori dove mi sarò fermato un quarto d’ora in tutto…
Ma partiamo dall’inizio!
La motovigna Dogliani è organizzata dalla Cantina Carlo Romana, ogni anno con una attenzione incredibile in tutte le fasi: pre-iscrizioni, iscrizioni, pulizia e tracciamento del percorso, ristori, arrivo finale. Organizzare una motocavalcata non è facile: occorrono permessi, persone, voglia di fare. Anche perchè poi, durante il giorno, ci sono mille imprevisti da gestire.
Quest’anno il percorso è stato un po’ rivoluzionato con alcune novità ma le basi sono sempre quelle: sassi, acqua e fango. E, quest’anno, soprattutto alla fine, tanto, ma tanto fango. Ho visto moto affondare fino alla sella, gente spingere e smadonnare come non mai. Fa parte del gioco. Il problema è che, purtroppo, non ci si riesce ad aiutare l’un l’altro come invece si dovrebbe. Il perchè? La stanchezza. Quando sei in sella da ore e vedi uno che si pianta davanti… spegni la moto e aspetti. Che la provvidenza faccia il suo corso mentre tu ti riposi. É brutto dirlo me è la verità.
Inizialmente la motovigna era prevista per il 9 di ottobre 2022. Poi è stata spostata per le condizioni meteo avverse. Alcuni si sono lamentati: pensa che cosa sarebbe stato farla sotto l’acqua. Prova solo a immaginarlo e poi moltiplica per 10 le condizioni sfavorevoli. Non sarebbe stata divertente. Hanno fatto bene a spostarla al 23 ottobre.
Nel video non ho risposto alla domanda che mi hanno fatto tutti: ma come ti trovi con il due tempi?
Già perchè quest’anno ho fatto la Dogliani principalmente per vedere come sarebbe stato il percorso in sella al mio nuova moto. Già, abbandonata la mia 350 4 tempi, ora giro con un trecentone tpi ktm.
E… oh, mi sono trovato molto bene, non me lo sarei aspettato. Con un filo di gas la moto rimane sempre bella pronta e mi ha tirato fuori da tutte le situazioni. Devo dire che però, fondamentale, è stata la scelta dell’ultima ora di cambiare il posteriore con uno nuovo di zecca: su quel terreno ha aiutato parecchio.
Ho chiesto agli organizzatori come fosse andata, se fosse successo qualcosa di spaventosamente terribile ma l’ambulanza che qualcuno ha visto passare ha ha accompagnato 2 piloti ad un controllo all’ospedale di Mondovì. A uno faceva male una spalla e l’altro una mano.
Qualche recupero moto ma nulla di che.
Lo staff ha soccorso e rimesso in pista tutti.
Il cambiamento di data ha massacrato ovviamente le partecipazioni. Molti di quelli lontani hanno rinunciato perchè avevano già pagato una volta albergo ecc…
Gli stranieri erano già qui al venerdì e non hanno più fatto il viaggio una seconda volta.
Per fortuna sono arrivati dei piloti nuovi e ci sono stati 200 partecipanti.
E ora… ora… alla prossima? Non lo so davvero, sarebbe la quinta volta che mi andrei a scassare in quei letti dei fiumi tutti impestati ma… in realtà la Dogliani già mi manca! 😀
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