Ti sei mai chiesto quale sia il significato di enduro? Quando dici che “fai enduro”, sai di che cosa stai parlando?
Indice dei contenuti
Che cos’è l’Enduro
Il significato di ENDURO deriva dall’inglese “ENDURANCE”, ovvero “resistenza”.
E infatti l’enduro si svolge principalmente su strade sterrate e mulattiere con qualsiasi condizione meteorologia e di terreno, richiedendo una notevole resistenza fisica ai piloti.
Enduro quindi Endurance, quindi resistenza.
Ci sono anche altre sfumature nella traduzione dall’inglese di Endurance che danno giustizia al nostro sport.
Endurance infatti può significare anche sopportazione, perseveranza, costanza, pazienza, capacità, tolleranza, forza, tenacia.
Che cosa dicono i dizionari e vocabolari
Vediamo anche che cosa recitano, alla voce “Enduro” le fonti più autorevoli, ci aiutano a comprendere meglio:
- Dizionario, Garzanti Linguistica
“(sport) gara motociclistica che si svolge su percorsi accidentati di notevole lunghezza; anche, la motocicletta usata per questo tipo di gare.
Etimologia: ← dall’ingl. d’america enduro, tratto da endurance.”
- Vocabolario, Treccani
“enduro s. m. [voce ispanoamer., der. dello spagn. endurar, ingl. (to) endure «resistere»]. – Nel motociclismo e nell’automobilismo, gara di regolarità e resistenza disputata su percorsi fuoristrada molto accidentati, di lunghezza anche superiore ai mille chilometri.”
- Wikipedia
“L’Enduro, fino agli anni settanta denominato Regolarità, è una specialità del motociclismo che si concretizza in gare di regolarità su percorsi prevalentemente sterrati, con medie velocistiche e tempi d’impiego prefissati, nel rispetto del codice della strada vigente.”
Detto tutto questo dovrebbe essere chiaro il suo significato.
Eppure, quando dico che faccio enduro, a volte mi sono sentito rispondere: “Ah quindi vai con la moto da cross nei boschi?”
Proviamo quindi a fare un distinzione tra moto da enduro e moto da cross. In che cosa sono diverse?
Differenza tra Enduro e Cross
Le moto da enduro differiscono dalle moto da cross, in quanto devono rispettare le norme imposte dal codice della strada.
Possono infatti circolare sulle strade aperte al traffico e montano un impianto di illuminazione (il fanale davanti e la luce posteriore), le frecce, la targa, il terminale di scarico e i pneumatici omologati.
Come nel cross, le moto da enduro non hanno necessità aerodinamiche e quindi non presentano alcun tipo di carenatura.
La carrozzeria è dunque limitata ai parafanghi, a piccoli fianchetti laterali a protezione del telaio, dello scarico, della cassa filtro ed ai convogliatori d’aria per i radiatori.
A causa delle mille cadute che facciamo, i vari pezzi che compongono la carrozzeria sono prodotti in polipropilene, un polimero caratterizzato da un elevato carico di rottura.
Bene, fin qui tutto bene. Cerchiamo tuttavia di fare un volo rapidissimo sulla storia dell’enduro, come è incominciato e la principale differenza con il cross.
LE GARE
Le gare di cross sono gare di velocità, in cui diversi piloti partono tutti insieme, e il vincitore è il primo concorrente a tagliare il traguardo.
Nell’enduro, invece, i piloti partono uno dopo l’altro distanziati di alcuni secondi; non c’è quindi una diretta competizione tra i vari concorrenti.
Fino agli anni ’70 non si parlava di Enduro. Agli inizi le gare di enduro erano chiamate gare di “Regolarità”, il vincitore di una gara era il pilota in grado di percorrere il tratto stabilito rispettando la velocità media indicata dagli organizzatori, con penalità che venivano inflitte per ogni secondo di anticipo o di ritardo all’arrivo al traguardo (o ad un “controllo orario” posizionato lungo il tracciato).
Al termine delle varie prove, la classifica veniva stilata sommando le penalità dei concorrenti: veniva dichiarato vincitore il pilota con il minor numero di penalità.
Non sempre però la difficoltà dei percorsi era sufficiente a selezionare piloti e i casi di concorrenti che chiudevano la gara con lo stesso numero di penalità erano tutt’altro che rari.
E allora sono stati introdotti dei correttivi alla classifica includendo nel fine settimana di gara anche alcune prove cronometrate (in fettucciato o “in linea“), dette “prove speciali”.
Diversi tipi di competizioni
Esistono diverse tipologie di competizioni enduro, diverse tra loro per metodi di svolgimento.
La massima espressione internazionale delle gare di enduro è rappresentata dal campionato mondiale (World Enduro Championship, WEC) e dall’ISDE (International Six Days Enduro), la cui prima edizione risale addirittura al 1913. La ISDE (o sei giorni di enduro) è una competizione a squadre tra nazioni, in cui le selezioni dei vari paesi si sfidano per sei giorni consecutivi. Ogni selezione storicamente si distingue dalle altre per il colore del casco e della maglia.
Questo è un bigino striminzito sul significato di enduro: non mi dire però che sapevi tutto perché proprio non ci credo. Se domani qualcuno ti chiede che cos’è l’enduro, forse potrai dare una risposta più articolata. Oppure puoi sempre dirgli: “ma fatti in ca**i tuoi”, no scusa, volevo dire, puoi sempre dirgli: “cerca love2ride su google, te lo spiega lui”.
L’enduro amatoriale
Non devi essere un super pro per fare enduro e non devi rischiare l’osso del collo per forza ad ogni uscita. Come tutti gli sport, ci sono i professionisti e gli amatoriali. Per questi ultimi l’enduro è una vera a propria manna dal cielo perchè:
- È un ottimo modo per mantenersi in forma e migliorare la propria salute fisica.
- È un ottimo modo per esplorare la natura e conoscere nuovi posti.
- È un ottimo modo per fare amicizia e socializzare con altre persone che condividono la tua passione per le motociclette.
- È un ottimo modo per scaricare lo stress e divertirsi
Accessori per l’enduro
Come tutti gli sport e passioni, l’enduro non fa eccezioni: ci sono tantissimi accessori che puoi comprare per la tua moto. Davvero una infinità. Ho cercato di raggruppare quelli più utili e che ti potrebbero servire, facendo un po’ di recensioni, in questa sezione (clicca QUI).
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